Verba Woland: il futuro una volta era migliore

Come sapete i post pubblicati su L’Espresso non sono più accessibili. Per questo motivo io tornerò a pubblicarne, con una certa regolarità, alcuni meritevoli, spero, di essere ancora letti.
Il post di oggi ne è un esempio.

Chiedo scusa alla favola antica, se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala che il più bel canto non vende, regala.

Così scriveva Gianni Rodari, maestro di vita e di buoni sentimenti.

Anch’io voglio chiedere scusa se torno a ripetere le mie litanie che in qualche modo sono ispirate dai versi di Rodari. Come sapete le persone anziane amano ripetersi ma – asseriva il grande Hillman – non lo fanno perché sono rimbambite ma perché sentono il bisogno di comunicare agli altri, soprattutto ai giovani, ciò che credono di aver imparato.

Osservando con attenzione le vicende dei nostri giorni sono – l’ho già detto – sempre più triste.

Trovo compagnia nell’articolo di Claudio Magris che, illuminato, cita una frase che mi sembra davvero  attuale.

La frase è di Karl Valentin, il cabarettista amato da Brecht e che ebbe una influenza significativa sulla cultura al tempo della Repubblica di Weimer. Suona così:

Die Zukunft war früher auch besser “.

Potremmo tradurre “Una volta il futuro era migliore“.

Proprio questa è la causa della mia tristezza.

Come scrive Claudio Magris, il futuro di cui parla il grande Komiker, maestro di quel cabaret che è la vita, è il grande futuro:

Il futuro dei profeti biblici sempre in cammino verso una terra promessa. Nei suoi momenti più alti la Storia umana è stata animata del senso di questo cammino, dall’esigenza di una vita migliore, più giusta, più libera dalla violenza, dalla tirannide, dalle sordide diseguaglianze, dalla fame, dalla miseria, dalla sofferenza, dallo sfruttamento. […] Mosè sapeva che non avrebbe mai messo il suo piede nella Terra Promessa, ma non smise di camminare e di guidare il suo popolo nella sua direzione. […]. Sino a pochi decenni fa la storia e la politica erano animate, pervase, da questa tensione. Si parlava di libertà, della necessità di difenderla di allargarla, di ingiustizie da sanare, di oppressi da liberare“.

Naturalmente non siamo così ingenui da non sapere quanti infingimenti, quanti inganni, quanti misfatti, quante tragedie sono stati perpetrati sotto la maschera di queste idee.

Ma conclude Magris:

L’utopia quale progetto di un mondo migliore per tutti e quale compito di correggere i propri errori è il sale della terra. È questo sale che manca al nostro mondo scipito, che sembra aver distrutto il futuro nonostante gli incredibili progressi della sua tecnologia e i sogni di immortalità“.

Questa nostra misera politica il cui scopo sembra soltanto quello di conservare i nostri privilegi, immemore “dei milioni e milioni di umiliati ed offesi che vivono sofferenze innominabili e muoiono nel buio di devastazione e  ingiustizia” mi appare  meschina e crudele.

L’uomo non può vivere senza l’utopia di un grande futuro.

Non a caso Faust nell’immortale opera di Goethe dice a Mefistofele:

E cosa vuoi darmi tu povero diavolo? Lo spirito d’un uomo nella sublime ricerca poté mai essere compreso da un par tuo? Hai tu cibi che mai non saziano, […] hai  il giuoco a cui non si vince mai […] Se mai verrà il momento in cui io, appagato, mi adagi sul letto del riposo, la sia tosto finita per me! Se lusingandomi potrai così illudermi che io mi compiaccia di me stesso, se coi godimenti potrai così ingannarmi – sia quello il mio ultimo giorno!”

Goethe lavorò al Faust per sessant’anni: l’opera rischiava di rimanere incompiuta perché (almeno così mi piace pensare) il poeta non riusciva a trovare un motivo di salvazione per Faust e quindi per l’umanità ch’egli rappresenta. Alla fine lo trova nello streben (qui verbo).

Il sostantivo Streben (anelito, azione tesa ad una meta superiore) si contrappone a Genuss (godimento, il crogiolarsi in uno stato di benessere che arresta l’ascesa).

Spero che non tutto sia perduto, spero che sia ancora possibile per il Faust del terzo millennio sfuggire alle grinfie del diavolo.



74 risposte a “Verba Woland: il futuro una volta era migliore”

  1. speriamo davvero che non tutto sia perduto, ma al momento dubbi e preoccupazione, sgomento non ci fanno vivere bene

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  2. Mi ricordo di aver letto il Faust in un lettuccio di ospedale, nel 1969, al Rizzoli di Bologna. Faust pronuncia così la frase del patto (“Dirò all’attimo: sei così bello, fermati!”) e Mefistofele pone fine alla sua vita per poter reclamare la sua anima.

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  3. Si stava meglio ai tempi del blocco sovietico opposto a quello occidentale. Oggi non vedono l’ora di premere il bottone dell’apocalisse atomica

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  4. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Venire al mondo equivale a esporsi a morire per vivere. Dal momento in cui siamo nati, ci ricorderemo sempre, anche se non se siamo consapevoli, che vivere implica il rischio della morte.

    Luce Irigaray “Nascere”

    E bisogna prima essere nati per morire.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Luce Irigary che ha appena compiuto 94 anni è un tipo controverso ma interessante. Tra le stranezze: sostiene che ogni discorso, compreso quello scientifico, parla anche da una posizione di genere.

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    2. Qualche cosina del genere, se non sbaglio, l’aveva annotata, due secoli or sono, un certo conte Giacomo, nel suo Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

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  5. purtroppo la morte non è un rischio, è una certezza!

    Il rischio vero è quello di nascere, specie se si nasce dalla parte “sbagliata” del mondo.

    Chissà se è mai esistito un “prima” in cui si stava peggio o si stava meglio. Certamente, per i progressi inimmaginabili che siamo stati capaci di fare dovremmo stare molto meglio di prima.

    Tristemente non è così!

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  6. Giorni fa ho scambiato delle parole con una deliziosa signora che vive nel mio palazzo. Giovane e bella viene da Cuba e lavora a Careggi (il più importante ospedale in città) qui a Firenze.

    -“Bello il suo paese, un po’ anche mitico per la sua storia.”-

    -“Eh,purtroppo sta vivendo un periodo difficilissimo e la vita lì non è per nulla facile! Il comunismo è stato terribile ma…”-

    -“Almeno potevate studiare, curarvi”-

    -“Già, proprio così, è vero!”-

    Una sorta di imbarazzo per quasi voler rimpiangere un periodo in cui si stava peggio! E anche una velata nostalgia!

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  7. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

     nel 2006, durante la battaglia per il referendum costituzionale, pronuncia queste parole davanti agli studenti del suo antico liceo “Michelangelo” di Firenze: “Nell’articolo 1 della Costituzione si dice: “la sovranità appartiene al popolo“, ed è questa la cosa più importante che noi dobbiamo difendere. La sovranità è nelle mani nostre, nelle mani del popolo e paritariamente in quelle di ogni cittadino; con questo la Repubblica ci ha fatto diventare cittadini e non sudditi. Il più grande monumento, il maggiore, il più straordinario che si è costruito in Italia, alla libertà, alla giustizia, alla Resistenza, all’antifascismo, al pacifismo è la nostra Costituzione.”

    Negli ultimi anni, pur minata nella forza fisica, è sempre eccezionalmente lucida e curiosa della situazione italiana. Ancora nel 2011 propone un importante appello alla Resistenza il 25 aprile, dando l’appuntamento agli antifascisti in piazza Santo Spirito a Firenze.

    La trasmissione della memoria alle nuove generazioni è la battaglia che ha segnato buona parte della sua esistenza: una memoria attiva, che guarda al futuro. Un importante saluto è rivolto ai giovani dell’ARCI di Mesagne (Brindisi): “Siete la nostra speranza, il nostro futuro. Custodite gelosamente la Costituzione. Abbiamo bisogno di voi in modo incredibile. Cercate di fare voi quello che noi non siamo riusciti a fare: un’Italia veramente fondata sulla giustizia e sulla libertà”.

    È morta nel 2013 a Usigliano, all’età di 92 anni; all’epoca del decesso era l’ultima donna vivente fra i membri dell’Assemblea Costituente.[2

    dalla biografia (Wikipedia) della partigiana filosofa membro dell’assemblea costituente Teresa Mattei.

    Per lei ragazza e staffetta partigiana, poi diventata comandante, il futuro era una nebulosa incerta e imprevedibile e ancora tutto da scrivere.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Credo che ora si stia rivoltando nella tomba.

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  8. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Articolo 1

    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Siamo d’accordo ma qual è l’intento del suo commento?

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  9. Ricordo di aver letto che, in corso di costruzione, per il primo articolo, i socialcomunisti insistevano per Lavoratori. Dopo lunghi diverbi, si arrivò al compromesso Lavoro. Che è una assurdità, come se esistessero Stati fondati sul fancazzismo. Oggi, poi, è ridicolo

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  10. Per Gaza e per la guerra in Ucraina

    La guerra che verrà
    non è la prima. Prima
    ci sono state altre guerre. 
    Alla fine dell’ultima
    c’erano vincitori e vinti. 
    Fra i vinti la povera gente
    faceva la fame. Fra i vincitori
    faceva la fame la povera gente egualmente
    B. Brecht

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  11. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Che Teresa Mattei, pur avendo vissuto uno dei periodi più neri della nostra storia, ha contribuito a migliorare il nostro futuro e non credo si rivolti nella tomba perché l’articolo 48 della costituzione che lei ha contribuito a scrivere dice che il voto è libero e segreto e il popolo sovrano due anni fa ha votato liberamente per il governo in carica.

    Piaccia o non piaccia.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Invidio davvero la sua lettura positiva dei nostri tempi (non mi riferisco solo all’Italia). Io credo convintamente che tutti i padri fondatori della Repubblica si stiano rivoltando nella tomba.

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    2. Giorgia Meloni, finalmente una donna, madre, cristiana …al governo con un team di ministri e collaboratori competenti, acculturati e patriottici, come Sangiuliano e Lollobrigida

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  12. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    L’art. 21 le permette di esprimere queste considerazioni, in altri paesi per chi critica il governo c’è la galera.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Mi sembrava fosse chiaro che io non stavo criticando il Governo: parlavo della indicibile drammatica condizione in cui – dopo tante speranze – si trova il mondo intero. Non starò a fare l’elenco dei morbi esiziali che lo affliggono mentre i popoli – sovrani o no – se ne infischiano allegramente e corrono dietro a qualche Rattenfänger che naturalmente non promette alcuna cura ma solo qualche ideuzza identitaria.

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  13. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Rattenfänger, come Valdimir Vladimirovich Putin? Ma in Russia il popolo è suddito non sovrano.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Lei mi perdonerà se le dico che in un mondo globalizzato in cui sono i grandi gruppi di potere a decidere il destino dell’umanità non mi consola che ci siano situazioni locali peggiori della nostra.
      Per di più Mark Twain diceva: “If voting made any difference they wouldn’t let us do it.”.
      E parliamo della metà dell’ottocento.

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  14. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Da; le donne e il voto, 1946

    (Governo.it)

    “Si avvicinava la data del 2 giugno, quella del voto per eleggere l’Assemblea Costituente, che avrebbe poi redatto la Costituzione Italiana, e contestualmente del referendum per scegliere il futuro assetto politico del paese: Monarchia  o Repubblica? Come ricorda la giornalista Anna Garofalo: «Le schede che ci arrivano a casa e ci invitano a compiere il nostro dovere, hanno un’autorità silenziosa e perentoria. Le rigiriamo tra le mani e ci sembrano più preziose della tessera del pane. Stringiamo le schede come biglietti d’amore.».

    I sudditi russi infatti, come dice Twain, sono chiamati a eleggere uno solo e soltanto e sempre quello da oltre 20 anni, per loro il voto non fa, decisamente alcuna differenza…

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      A quanto pare non ci capiamo. Io parlo di una cosa lei di un’altra. Ma va bene così.

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  15. Avatar Massimo Bruschi
    Massimo Bruschi

    Il cosiddetto sistema Toti in Liguria in puro stile craxiano ha qualcosa a che vedere col popolo sovrano?

    Il più grande studioso di democrazia (si veda On demoracy)  Robert A. Dahl  lo ha ripetuto in tutte le salse: le elezioni non sono sufficienti a garantire l’esistenza di uno stato democratico. Occorrono molte altre condizioni.

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  16. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Magris scrive anche:

    Lo aveva già detto Gesù, quando invita a non pensare al domani e a concentrarsi sull’oggi.

    Nella lingua dei Chamacoco, una popolazione india del Paraguay, la negazione si esprime col futuro; per dire «non ti amo» si dice «ti amerò». Dunque ora, adesso, non ti amo. Così il debitore insolvente dice «pagherò», dunque non ti pago adesso, ti pagherò domani, sempre domani, dunque mai. In un’altra lingua dell’Amazzonia ricordata da Canetti in Massa e potere, l’andare verso il futuro è espresso con lo stesso verbo che indica il procedere all’indietro; si va al buio verso l’ignoto, mentre l’orizzonte è il paesaggio da cui ci si allontana e che dunque si perde, si allarga, diventa più vasto e lontano.

    Se si sta con la faccia attaccata al muro si vede solo quel pezzo di muro e a mano a mano che si va indietro si vede una realtà sempre più larga e sempre più in fuga. Così il neonato attaccato al seno vede solo quel seno e a mano a mano che cresce vede tante più cose e perde quel seno. Non è questo piccolo incalzante futuro che ci manca; esso è anzi il ritmo sempre più frenetico della nostra esistenza, oggi sempre più distrutta in una corsa non a fare ma ad aver già fatto, rispondere alle mail pochi secondi dopo averle ricevute, rispondere agli sms e cancellarli immediatamente.”

    Dunque la frase: “Il futuro un tempo era anche migliore”, si potrebbe anche vedere sotto questo aspetto e cioè dell’incalzante smania di futuro che potrebbe “anche” essere migliore e magari dimenticandoci che il “qui e ora” è il solo aspetto sul quale possiamo avere un minima influenza.

    Nel caso della politica è molto diverso: la politica deve essere proiettata al futuro perché deve servire a migliorare e a progredire. Quando questo non avviene significa che è una politica tesa a conservare più che ad innovare e a guardare avanti.

    Noi elettori possiamo influire solo col voto e a volte neppure quello basta, ma non abbiamo altro mezzo, in democrazia, per eventualmente mandare a casa “senza spargimento di sangue” una politica che non fa il proprio dovere.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      In realtà – lo ricordava anche il senatore Monti in una recente dichiarazione – c’è anche la piazza. Macron – per esempio – non è riuscito a realizzare la riforma delle pensioni: le proteste glielo hanno impedito. E – ricordiamolo – il Presidente della Repubblica francese ha un peso decisamente ragguardevole. Questo è il motivo per cui – sempre secondo Monti ma sono in molti a pensarlo – il Premierato alla Meloni renderà in realtà più debole anziché più forte l’esecutivo.
      Lo hanno sperimentato in Israele ed è accaduto proprio questo.

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  17. che piaccia o no, questo è il governo democraticamente eletto.

    Non ci sono dubbi ma credo che la staffetta partigiana non solo si stia rivoltando nella tomba, ma si stia anche strappando i capelli.

    Non credo avrebbe mai immaginato che quasi la metà degli italiani non andasse a votare, non credo che pensando alla sovranità e alla libertà avesse l’idea e anche il “sentimento” di una sola parte del popolo.

    Sognava in grande ma purtroppo la tengono sveglia gli incubi.

    Uno tra i tanti la grande democrazia di Israele che ha già eliminato, in quella martoriata striscia di terra, centinaia di migliaia di persone.

    E pazienza se tra le le vittime ci sono migliaia di bambini e se non tutti i morti sono terroristi.

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    1. Mi ricordo molto bene di amici e conoscenti, sedicenti di Sinistra, quel giorno fatidico erano partiti per le vacanze. Non potevano farlo il giorno dopo, eh?

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      1. Avatar Massimo Bruschi
        Massimo Bruschi

        Proprio quello che ho sempre pensato io. Finalmente siamo d’accordo. su qualcosa.

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      2. Prof, ma io che ci posso fare se Lei produce e coltiva idee bizzarre? Ooops, mi è scappata…

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  18. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    “wo alle dasselbe denke, wird nicht viel gedacht .”

    Karl Valentin

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  19. Ma il “sistema Toti” non è purtroppo un caso isolato. Dalla Puglia a Torino, dalla Sicilia alla Liguria, le vicende politico-giudiziarie che ci inseguono, ahinoi, con frequenza quasi quotidiana e con modalità rigorosamente ‘multipartisan’ non ci parlano di gran rispetto per il popolo sovrano e ancor meno ci parlano di attenzione e rispetto per la nostra bella Costituzione.

    E no, nemmeno ci si può salvare invocando casi isolati di ‘mariuoli’ o singole mele marce, perchè siamo di fronte a sistemi, sistemi di potere politico-affaristico perfettamente oliati e funzionanti che si reggono e prosperano nel silenzio e nella connivenza generale.

    Al gran mercato dei voti, signori, 50 euro ma si può trattare, le coscienze in vendita.. La gran mangiatoia dei voti comprati e clientelari che le coscienze in vendita di cittadini-sudditi conoscono molto bene, per averne raccolto le briciole o perchè sperano di raccoglierle.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Proprio così. Implicazione: non c’è nessuna democrazia se il paese è corrotto (e taccio del fatto che i candidati sono imposti e non li possiamo scegliere).

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  20. “«Penso che l’entrata della polizia negli atenei sia un grande insegnamento per i giovani […] insegna loro a diffidare delle istituzioni. A capire che qualche volta il potere non è per loro. È contro di loro, contro la loro sincerità, contro chi muore sotto le bombe». “.

    Così Carlo Rovelli parla dei giovani che in queste settimane infiammano gli atenei di tutto il mondo e lottano perchè la guerra a Gaza abbia fine e in difesa dela popolazione palestinese.

    Rovelli che così parlava ai giovani un anno fa, durante il Concertone del Primo Maggio, suscitando un bel po’ di polemiche:”Il mondo non è dei signori della guerra il mondo è vostro. E voi il mondo potete cambiarlo, insieme. […] Le cose del mondo che ci piacciono sono state costruite da ragazzi, giovani che hanno saputo sognare un mondo migliore. Immaginatelo, costruitelo”.

    https://lespresso.it/c/attualita/2024/5/8/carlo-rovelli-la-polizia-negli-atenei-e-una-grande-lezione-per-i-giovani-insegna-a-diffidare-delle-istituzioni/50875

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Qui vale la pena ricordare che :“wo alle dasselbe denke, wird nicht viel gedacht .”

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      1. Prof, non ha tradotto dal teutonico, io non conosco tale lingua. Però, Cristo, Marx e Lenin non erano proprio ragazzi quando hanno tentato di cambiate il mondo. I seguaci li hanno distorti, stravolti e traditi

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      2. Avatar Massimo Bruschi
        Massimo Bruschi

        wo alle dasselbe denke, wird nicht viel gedacht più o meno dove tutti pensano la stessa cosa, non si pensa molto.

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      3. Peggio ancora, prof, quando ti obbligano a pensarla, pena dure punizioni

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  21. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    “Rispetto al nostro retroterra culturale europeo, noi americani siamo degli idealisti: non c’è posto per la guerra; la guerra non dovrebbe esistere. Non è un’esperienza gloriosa, trionfale, non ha creato una classe di guerrieri come in Europa, dai romani ai normanni passando per le crociate fino alla Battaglia d’lnghilterra. Saremo magari un popolo violento, ma non un popolo bellicoso; odiamo talmente la guerra da ricorrere alla violenza contro la guerra stessa. La volontà di mettere fine alla guerra fu tra le motivazioni del progetto Manhattan e della decisione di Truman di sganciare l’atomica su Hiroshima e poi anche su Nagasaki: una bomba per “salvare vite umane”, una bomba per fermare le bombe (la stessa idea della guerra per porre fine a tutte le guerre) – “obiettivo della guerra” si legge sulla statua del generale Sherman a Washington “è una pace più perfetta”. I nostri discorsi sul valore deterrente delle armi, che gli altri accusano di ipocrisia, riflettono veramente il nostro modo di pensare. La guerra è male, sradichiamo la guerra e manteniamo la pace con la violenza: spedizioni punitive, guerre preventive, mandiamoci i Marines!”

    James Hillmann

    da

    “il terribile amore per la guerra”

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    1. Un altro motivo molto impellente era quello di far capire a Stalin che non doveva allargarsi troppo. Ma Stalin se ne fece due baffi a tortiglione

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  22. In questo short video (30 secondi) di YouTube il “socialista”  Sandro Pertini esprime, da Presidente della Repubblica Italiana, la sua “opinione” sulla Palestina e Israele e auspica la creazione di uno Stato per i Palestinesi.
    Pensate che sono passati quasi 40 anni da quando Pertini pronunciò quelle parole … eppure sembra che stia parlando oggi.

    E, ieri, all’ONU è stato fatto un altro passo in avanti affinché l’auspicio di Pertini diventi realtà.
    Sono 149 gli Stati che hanno votato a favore della creazione dello Stato in Palestina.
    Sono 9 gli Stati che hanno votato contro, tra cui USA e ISRAELE.
    E 25 gli Stati che si sono astenuti, tra cui l’Italia.

    “Pertini su Israele e Palestina” 
    https://youtube.com/shorts/OO81zNvVGSI?si=dJk-Eg-FTIDawwtG

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    1. Marco, Pertini non mi ha mai convinto fino in fondo. Ai tempi, aveva sollecitato la fucilazione di Mussolini e dei gerarchi a Dongo. Un arbitrio di pochi partigiani comunisti, mentre essi dovevano subire un pubblico processo in nome del popolo italiano, come per i nazisti a Norimberga. Poi, appena eletto PdR, graziò un partigiano assassino, come Mario Toffanin, il Capitan Giacca che sterminò i partigiani a Porzùs e guidò i titini a scovare triestini da infoibare. Un eroe luminoso!

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  23. Ringrazio Marco per averci proposto pochi, preziosi secondi del “socialista vero” e del grandissimo uomo che fu Sandro Pertini.

    Certo, la risoluzione ONU che accoglie la Palestina e il popolo palestinese, passata ieri con una netta maggioranza di 143 voti a favore, anche se non determinante è stata un evento di grande significato politico e storico.

    Purtroppo tra i 143 voti a favore non c’è stato quello del governo italiano che ha preferito astenersi.

    Bene, io di quella astensione che emana un orribile odore di complicità con chi ieri ha stracciato la carta dell’ONU e si macchia ogni giorno di crimini di guerra e contro l’umanità contro un popolo indifeso, io di quella astensione mi vergogno, mi vergogno, mi vergogno. Mi vergogno moltissimo.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Cara Annamaria,
      non vorrei scomodare il sommo poeta (Ahi serva Italia, di dolore ostello…) ma purtroppo le cose non sono cambiate. La nostra autonomia è davvero misera.

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  24. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    “L’Italia condivide l’obiettivo di una pace globale e duratura che potrà essere raggiunta solo sulla base di una soluzione a due Stati con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza entro confini riconosciuti e concordati. Riteniamo che tale obiettivo debba essere raggiunto attraverso negoziati diretti tra le parti e dubitiamo che l’approvazione della risoluzione odierna contribuirà all’obiettivo di una soluzione duratura al conflitto. Per questo motivo abbiamo deciso di astenerci”, ha spiegato il rappresentante permanente italiano, ambasciatore Maurizio Massari, illustrando la posizione dell’Italia sul voto in Assemblea Generale, che ha approvato una risoluzione per accogliere la richiesta della Palestina di entrare a far parte dell’Onu a pieno titolo, con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.”

    Da Fanpage

    “wo alle dasselbe denken wird nicht viel gedacht”.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Noi seguiamo semplicemente la volontà degli Stati uniti d’America.

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  25. Una volta crollato l’impero romano, l’Italia non si è più risollevata. Avevano tentato di riunificarla i Longobardi, ma il Papa era subito corso ai ripari. Così passarono più di mille anni, ed ancor oggi è divisa perlomeno in due tribù differenti. Ci è sempre mancato un forte centro politico e culturale

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  26. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    19mila bambini ucraini e forse molti di più deportati in Russia dall’inizio della guerra, le loro madri chiedono aiuto a tutte le madri:

    https://www.washingtonpost.com/opinions/2024/05/11/ukraine-mothers-day-first-lady/

    Non solo Gaza.

    “wo alle dasselbe denken wird nicht viel gedacht”

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Non capisco questa difesa ad oltranza di ciò che accade a Gaza (non una guerra ma una interminabile spietata spedizione punitiva) difesa attuata mediante la continua enfatizzazione di altre tragedie.

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  27. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Altre tragedie delle quali qui sembra non importare niente a nessuno?

    Altre tragedie come quelle degli ostaggi israeliani ancora in mano ai terroristi di Hamas che ne mostrano le foto e che sono già morti per enfatizzare la crudeltà di una sola parte?

    Altre tragedie come quelle degli studenti delle università americane che hanno paura a dire che sono ebrei?

    Altre tragedie come una guerra spietata di colonialismo/imperialismo esasperato che ormai dimenticata passa quasi per un “fastidio”?

    Altre tragedie come …le “altre tragedie” sono tragedie esattamente come quelle dei poveri palestinesi. Ma l’attenzione dei media è tutta focalizzata su Gaza mentre altre tragedie si consumano tra l’indifferenza generale e anzi la tragedia dell’Ucraina è un fastidio generalizzato perché gli ucraini non “accettano” di fare la pace coi russi che non chiedono altro che pace…(mentre bombardano e massacrano e torturano)…perché anche gli ucraini “non ce la raccontano”…

    le fosse comuni di Mariupol sono “altre tragedie” o tragedie altre che qui trovano davvero molto ma molto poco spazio.

    Vale la pena ricordare che le grandi tragedie sono nate proprio dall’indifferenza verso le tragedie degli altri.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      “Ma l’attenzione dei media è tutta focalizzata su Gaza “. E non solo dei media aggiungo io.
      Si faccia una domanda.
      La risposta è banale se la si vuol sentire: quella di Israele non è una guerra ma una spietata interminabile inaccettabile spedizione punitiva.
      P.S.
      E le vittime sono destinate ad aumentare in futuro anche per ragioni economiche.
      Un rapporto di Banca Mondiale e Nazioni Unite, infatti, per la prima volta stima i danni provocati dall’invasione di Israele nella Striscia di Gaza: danni pari al 97% del Pil palestinese

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  28. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    totale indifferenza…se la faccia lei la domanda sul perché qui si insista solo su questa tragedia e si ignorino le altre, secondo me se la dovrebbe porre lei la domanda.

    “wo alle dasselbe denken wird nicht viel gedacht”

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Giochiamo a nascondino. Io la domanda me lo sono fatta e ho risposto.
      Non ho capito la sua di risposta.

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  29. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    quale domanda? lei da solo la risposta ed è la sua alla sua stessa “non” domanda.

    Lei non risponde a niente di quanto scrivo relativamente alle altre tragedie. Lei, forse, gioca a nascondino.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Bene, ripeto pazientemente.
      Lei scrive: “Ma l’attenzione dei media è tutta focalizzata su Gaza “.
      Io rispondo:
      (E non solo dei media aggiungo io). Si faccia una domanda (che vuol dire ci sarà una ragione, ovviamente).
      A questa domanda io fornisco la risposta:
      La risposta è banale, se la si vuol sentire: quella di Israele non è una guerra ma una spietata interminabile inaccettabile spedizione punitiva.

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      1. Fra l’altro, sono otto mesi che non riescono a concludere niente. Hamas resta invincibile e degli ostaggi non si sa nemmeno se uno solo è rimasto in vita

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  30. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    La stessa cosa avviene in Ucraina. Ma qui non è considerata per niente.

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  31. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    …interminabile inaccettabile spedizione punitiva? Se c’è una spedizione punitiva significa che c’è qualche cosa che va punito (forse che il 7 ottobre non è successo niente)? Ma in Ucraina chi e che cosa stanno punendo i russi? e perché? Gli ucraini non hanno terroristi che compiono massacri in Russia o che fanno ostaggi a centinaia e li tengono nascosti a Gaza ma non si sa bene dove e che vengono torturati e uccisi e che sono stati strappati dalle loro famiglie mentre meno se l’aspettavano. E le donne israeliane hanno subito stupri a ripetizione e cattiverie e vessazioni. E lo stupro è l’arma di guerra più odiosa e criminale che ci possa essere.

    Le stesse cose che hanno subito le donne ucraine dai soldati russi che hanno invaso senza alcun motivo il loro paese un giorno di febbraio di due anni e tre mesi fa e da quel giorno vivono in un incubo senza fine sotto le bombe e con la paura dei massacri e le fosse comuni a Bucha e Mariupol stanno a dimostrazione della crudeltà e della volontà dei russi di assoggettare con la forza un popolo indipendente e sovrano e che sta dimostrando un grande coraggio e determinazione a rimanere libero e non cedere a tornare sotto l’influenza dei russi con governi fantocci che fanno gli interessi del Cremlino.

    E come sono innocenti i civili di Gaza sono innocenti pure i civili ucraini e entrambi hanno il diritto di vivere la propria vita senza dover avere paura delle bombe o di essere fatti prigionieri o di non avere più acqua e luce o cibo. Come sono innocenti i civili israeliani che hanno diritto a vivere senza la paura di continui attentati o che qualcuno decida di distruggerli. o perseguitarli come è successo nel secolo scorso.

    Ma, mentre per la Palestina ci sono manifestazioni di solidarietà continue dovunque e con gravi incidenti e tafferugli, mentre si sta diffondendo ancora un odioso e pericoloso antisemitismo, soprattutto tra li studenti ebrei delle università americane che temono per la propria incolumità, degli ucraini sembra non importare niente a nessuno e, anzi, il dibattito è se continuare con gli aiuti a lasciarli al loro destino. E qui sopra, sembra proprio che valga la seconda ipotesi.

    Tutto condito con un antiamericanismo che ci riporta indietro a odiosi stereotipi e che non aiuta certo ad ottenere un clima che porti a trattative di pace, ma che esaspera ancora di più quello che i russi vogliono ottenere: un mondo diviso in due e in lotta perenne tra concezioni ideologiche inconciliabili.

    Ed ora posso anche io chiudere la discussione.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Incredibile!

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      1. Prof, nonostante tutto, non può liquidare con un attributo tutto quanto ha espresso la Gazzato

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      2. Avatar Massimo Bruschi
        Massimo Bruschi

        Avevo scritto: “Per me la discussione finisce qui. Lei scriva pure quello che vuole”.
        Mantengo la parola ma tornerò spero con un post.

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      3. Prof, Ella è troppo duro, quasi mi intimorisce…

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  32. Avatar Massimo Bruschi
    Massimo Bruschi

    Ancora il 6 maggio l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite riferiva, nei suoi comunicati regolarmente aggiornati su internet, che su un totale di 34.735 morti si contavano almeno 9.500 donne e 14.500 bambini. 

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  33. Non solo i morti e le condizioni inumane a cui sono costretti i palestinesi che ancora sopravvivono. C’è anche quest’altro orrore documentato da un’inchiesta della Cnn:

    https://www.open.online/2024/05/10/israele-carcere-sde-teiman-condizioni-disumane-detenuti-palestinesi-inchiesta-cnn/

    Il carcere delle torture e delle atrocità difficili anche da immaginare, ma vere, reali e terribili da leggere.

    Condizioni inumane e degradanti, supplizi inflitti ai prigionieri come ‘normale’ metodo di detenzione che sono la più violenta negazione del diritto internazionale, oltre che di qualunque, elementare senso di umanità e di civiltà.

    Splendida, luccicante medaglia al petto dell’unica democrazia del Medio Oriente.

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  34. Avatar Mariagrazia Gazzato
    Mariagrazia Gazzato

    Professor Bruschi

    non partecipo da diversi giorni ma noto che lei continua a pubblicare commenti diffamatori nei miei riguardi.

    Le chiedo di cancellare i due ultimi commenti di una signora che non trova di meglio da fare che scrivere qui per farmi passare per una persona disumana che poi va a confessarsi per salvarsi l’anima: è inaccettabile. E’ ovvio che se la cosa continua e vedrò ancora pubblicati questi due ignobili commenti, dovrò prendere provvedimenti a tutela della mia persona. La diffamazione a mezzo stampa è reato.

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Gentile Signora,
      io le consiglierei di rimettere i piedi a terra. Il suo modo di riferire tutto a sé stessa è davvero incredibile.
      Le frasi di cui lei parla sono genericamente riferite ai cristiani che non sembrano seguire il magistero dell’amore che Gesù esige e certo ciò non significa accusarli di disumanità.
      Ciò premesso essendo io una persona sensibile a qualsiasi sofferenza per evitare la sua non ho problemi a cancellare i due commenti in questione scusandomene con Maria Assunta che certo sarà più tollerante di noi.

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  35. Professor Bruschi,
    deduco che usiamo criteri diversi per la raccolta differenziata.
    Ma questa è casa sua e da questo non posso prescindere.
    Aggiungo solo che mi pare ci sia una gran bella differenza tra una minaccia e una opinione.
    Per il resto stia tranquillo, io non mi prendo così sul serio!

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Cara Maria Assunta,
      non c’è virtù più grande della intelligenza di non prendersi troppo sul serio.

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  36. Come affezionato lettore del blog mi dispiace che si creino delle incomprensioni. E desidero che questo momento venga superato.

    ——-

    Aggiungo qualche considerazione.

    1 Con Mariagrazia ho avuto un ottimo rapporto di stima e simpatia.

    2 Poi ho rispettato le sue nuove opinioni ma non condividendole: questo non significa che diventiamo avversari.

    Poiché, come ho già detto, ho scelto una linea di partecipazione che evita il più possibile la polemica su molti commenti di Mariagrazia ho preferito non intervenire: ma questo lo faccio con tutti. Mi sono addirittura pentito di qualche polemica nei primi dibattiti dopo che il nuovo blog ha iniziato a pubblicare articoli.

    3 Sugli ultimi fatti aggiungo qualcosa.

    1 Maria Assunta, se seguite con attenzione il blog, spesso esprime delle opinioni ironiche sulla religione e sulla fede. È un suo tratto caratteristico. In questo è molto in sintonia col prof. Bruschi. Su queste questioni mi sono trovato più in sintonia con Annamaria e Mariagrazia.

    2 Ma su altre questioni mi sono trovato molto in sintonia con Maria Assunta.

    Questo per dire che è difficile trovare qualcuno con cui si condivide tutto e che bisogna avere un po’ di tolleranza con le opinioni degli altri che non condividiamo.

    2 Maria Assunta è, come ho detto, su alcuni temi pungente. Ma, cara Mariagrazia, forse non ti accorgi del fatto che anche tu sei, su alcuni argomenti, pungente.

    3 Maria Assunta ha, nel passato, polemizzato con altri e anche con Maria Grazia. Ma poi ha dimostrato che la polemica si chiude e non porta rancori. Anche verso Mariagrazia ha espresso parole di gentilezza dopo aver polemizzato.

    Quindi l’invito è a superare dei momenti di forte attrito.

    Mariagrazia ti invito caldamente a rimanere nel blog. Con le tue opinioni. E tollerando un po’ di più chi ha opinioni diverse.

    Un caro saluto a tutti e al prof Bruschi

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    1. Avatar Massimo Bruschi
      Massimo Bruschi

      Contraccambio i saluti.

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  37. Marco ti ringrazio per il tuo post ‘di conciliazione’ e per l’impegno con cui riesci sempre a smussare, addolcire, stemperare i toni a volte accesi del blog.

    Impegno che non vorrei però ti assorbisse tanto da farti rinunciare qualche volta, in nome della serenità, a dirci liberamente, nel rispetto di tutti, come la pensi.

    Ti dico questo perchè ultimamente ho avuto un po’ l’impressione (magari sbaglio, eh) che tu partecipi al blog con ‘il freno tirato a mano’.

    Guarda che qua abbiamo un professore che ci modera tutti con grandissima attenzione…

    Un caro saluto.

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  38. Prof, è una vita che mi diffamano, mi infamano e mi sfamano. Ma io tiro diritto, anche spesso sbatto contro un palo o un albero. In hoc signo vinces!

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  39. Marco, grazie per il suo sguardo buono sul mondo.

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  40. Quando, intorno al 3mila avanti Cristo, più o meno, si inventarono ruota e scrittura, forse in tanti pensarono che si era arrivati al meglio del meglio. Ma non era così, sarebbero arrivate nuove meraviglie, soprattutto per uccidere meglio e di più. Dal 6 agosto 1945, ci si prepara a morire o a sopravvivere, per qualche tempo, nel Day after

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